"La crisi, noi la viviamo, la sentiamo. Noi, classe operaia, la crisi la rappresentiamo. Le nostre voci vengono azzittite dal silenzio e dall’indifferenza della política (della mala política). La politica dovrebbe tutelarci, sostenerci, dovrebbe salvaguardare il nostro futuro, il futuro dei nostri figli. La Val di sangro era una ricchezza per il nostro territorio, allora perchè ad incatenarsi fuori dagli stabilimenti ci sono solo le persone che cercano di combattere per i loro diritti?". Se lo chiedono Miriam Casturà e Alex Caporale del Movimento Civico. "Gli operai - aggiungono - oggi si trovano a vivere l’umiliazione di essere lasciati soli, di sentirsi impotenti davanti a un sistema che troppo spesso fatichiamo a capire. Perchè a sostenerli non ci sono le istituzioni locali, i “nostri” rappresentanti? Non basta dare l’appoggio mediatico: in questo momento sono importanti i rapporti civili ed umani, è importante essere al loro fianco, è importante combattere con loro. Questa è demagogia? Bene, anche oggi Miriam Casturà e Alex Caporale hanno fatto demagogia. Ma dovremmo ricordarci che la política esiste per rappresentare tutti, soprattutto i più deboli, e oggi i più deboli siamo noi che non vediamo via d’uscita, che non vediamo prospettive, noi comuni cittadini che siamo chiamati solo a pagare tasse, bollette ed errori compiuti da altri. Ma a noi chi ci aiuta? A noi chi ci fa sentire meno soli in un momento di vero disagio e non dovuto alle nostre incapacità? A noi - conclude il Movimento Civico - chi può darci qualche speranza per domani, per i nostri figli, per rialzarci?".
via oneofthebest
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